Tous·tes dans une photo




Tous·tes dans une photo è un’operazione di art en commun, che parte da un processo di presenza e produzione con e per gli abitanti di 1 rue Martin Luther King (palazzo di edilizia popolare), nel quartiere dei Larris a Fontenay-sous-Bois (Paris Est).




Fin dai primi giorni di residenza, fui colpito dalla massiccia presenza di carrelli della spesa nel paesaggio urbano locale. Con Adelaïde Papay abbiamo trasformato uno dei carrelli in un dispositivo estetico-relazionale itinerante, con cui incontrare nello spazio publico gli abitanti che non non erano coinvolti o partecipi nei luoghi associativi, primo punto di partenza del nostro lavoro in quartiere. Durante queste passeggiate abbiamo proposto ai passanti piccoli esercizi di concentrazione, che ci hanno permesso sia di costatare la memoria collettiva des Larrissiens degli oltre che rivelarci il rizoma relazionale del quartiere.
È così che abbiamo identificato nelle "dinamiche di vicinato" un nucleo su cui fosse urgente intervenire, per rafforzare la partecipazione a una cittadinanza attiva e per far emergere un senso di appartenenza condiviso.


I processi relazionali innescati da questa azione artistica si sono sviluppati negli spazi liminari che separano il privato e il pubblico (scale, corridoi, soglie, atrio): con l’obiettivo di creare un ricordo condiviso tra gli inquilini del palazzo, abbiamo invitato gli abitanti ad uscire sui balconi della stessa facciata dell’edificio, per realizzare una fotografia collettiva — tous·tes dans une photo.
Questa dinamica implicava che chi viveva dall’altro lato della palazzina dovesse andare a bussare alla porta di un vicino o una vicina, per essere accolto sul loro balcone — giusto il tempo di una foto. Per quindici giorni, attraverso, la produzione di cartelli, brevi poesie e manifesti nei corridoi e sulle soglie degli appartamenti, abbiamo trasformato temporaneamente questi spazi di passaggio in luoghi di dialogo, rendendo il nostro invito e la mia presenza, un momento capace di trascendere l’ordinarietà di questi spazi.
Il 31 Maggio a mezzogiorno, il processo relazionale ha raggiunto il suo apice: gli abitanti, partecipando alla foto, sono parte integrante dell’opera d'arte, che diventa strumento che accelera ed evidenzia relazioni già esistenti — in parte latenti — con l’intento di rafforzare il senso di appartenenza a un territorio condiviso.
Ringraziamo tuttə gli/le abitanti della torre di 1, rue Martin Luther King — coloro che si sono mostrati, da un lato o dall’altro dell’edificio.
L’episodio zero di Tous·tes dans une photo ci ha permesso di avvicinare più persone a un impegno verso una cittadinanza attiva e di intervenire là dove né le associazioni né l’offerta culturale riescono ad arrivare di solito, per sensibilizzare ciascuno e ciascuna a coltivare un rapporto più consapevole, e meno indifferente, all’altra.o.












Tutt_ in una foto